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Il libro dei Baltimore di Joel Dicker

Travolta dall'onda della lettura de "La verità sul caso Harry Quebert" ho acquistato quest'altro mattoncino di ben 587 pagine frutto della penna di Joel Dicker. 


Prima di andare ai miei commenti vi lascio la trama: 
Sino al giorno della Tragedia, c'erano due famiglie Goldman. I Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclair. Di quest'ultimo ramo fa parte Marcus Goldman, il protagonista di La verità del caso Harry Quebert. I Goldman di Montclair, New Jersey, sono una famiglia della classe media e abitano in un piccolo appartamento. I Goldman di Baltimore, invece, sono una famiglia ricca e vivono in una bellissima casa nel quartiere residenziale di Oak Park. A loro, alla loro prosperità, alla loro felicità, Marcus ha guardato con ammirazione sin da piccolo, quando lui e i suoi cugini, Hillel e Woody, amavano di uno stesso e intenso amore Alexandra. Otto anni dopo una misteriosa tragedia, Marcus decide di raccontare la storia della sua famiglia: torna con la memoria alla vita e al destino dei Goldman di Baltimore, alle vacanze in Florida e negli Hamptons, ai gloriosi anni di scuola. Ma c'è qualcosa, nella sua ricostruzione che gli sfugge. Vede scorrere gli anni, scolorire la patina scintillante dei Baltimore, incrinarsi l'amicizia che sembrava eterna con Woody, Hillel e Alexandra. Fino al giorno della Tragedia. E da quel giorno, Marcus è ossessionato da una domanda: cosa è veramente accaduto ai Goldman di Baltimore? Qual è il loro inconfessabile segreto?

Avevo alte aspettative e questa volta purtroppo sono state deluse. 
Romanzo che fino a metà lettura, quindi ben 300 pagine, risulta un po' prolisso e non particolarmente avvincente. Forse complice un mio momento personale di vita, ovvero tanti pensieri e tanti stanchezza, ho fatto fatica ad andare avanti con la lettura. 
Nelle pagine successive ha iniziato a instillare in me un briciolo di curiosità e quindi la lettura è diventata via via più piacevole. 
Tuttavia devo essere sincera non mi ha convinta.
 
L'ho trovato a tratti un po' forzato, come se l'autore volesse prolungarsi per arrivare a riempire le 600 pagine introducendo nella storia delle parti molto lunghe ma che nulla aggiungono al racconto. 
Carino, ma non all'altezza de "La verità sul caso Harry Quebert".

Adesso si cambia sia autore che genere, forse ho voglia di qualcosa di più frivolo; voi cosa mi suggerite di leggere?

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