Quando una saga mi convince leggo uno dopo l'altro i capitoli senza interruzioni e quindi sono qui a parlavi del secondo libro de l'Amica Geniale, storia del nuovo cognome, mentre sto già leggendo il terzo.
Trama: Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila si è appena sposata ma, nell'assumere il cognome del marito, ha l'impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello ma, proprio durante il matrimonio dell'amica, ha scoperto che non sta bene né nel rione né fuori. La vicende dell'Amica geniale riprendono a partire da questo punto e ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze, dentro il ritmo travolgente con cui si tallonano, si perdono, si ritrovano. Il tutto sullo sfondo di una Napoli, di un'Italia che preparano i connotati allarmanti di oggi. Storia e forza della scrittura fanno tutt'uno al punto che ci pare sconveniente guastare al lettore il piacere di leggere sorprendendosi a ogni pagina. Meglio dunque abbandonarsi a Lila e Elena: conoscerle a fondo, riconoscersi sia nella tendenza alla conformità acquiescente sia nella caparbia determinazione a prendere in mano il proprio destino.
Se poco c'è da dire sulla storia dei personaggi che continua come se si vedesse scorrere una vita qualsiasi, ciò che mi ha colpita di più è la crudità reale dei pensieri e dei sentimenti delle protagoniste; pensieri e sentimenti che in fondo ognuno di noi prova ma che spesso non ha il coraggio di ammettere neanche a noi stessi. Questo nuovo capitolo affronta la giovinezza delle due protagoniste e si conclude con l'affaccio alla maturità. Leggendo, mi rendo conto di quanto possa essere stato difficile essere state delle giovani ragazze negli anni '60.
Adesso torno alla lettura, il terzo capitolo mi aspetta!
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