Ci ho impiegato un po' di tempo a leggerlo, dovevamo incastrarci l'uno l'altro (la mia mente e questo romanzo) ma alla fine è stato amore. Parlo de "Il canto dei cuori ribelli" di Thrity Umrigar.
Trama: Aveva quattordici anni Smita quando con la sua famiglia ha dovuto lasciare l'India in circostanze drammatiche. Una volta al sicuro in America, ha scacciato dal cuore la nostalgia per i crepuscoli aranciati e il profumo inebriante dei cibi che il padre le comprava dai venditori ambulanti e giurato a se stessa che mai più sarebbe tornata in quei luoghi che l'avevano così profondamente ferita. Ma anni dopo si trova a dover accettare con riluttanza l'incarico di coprire una storia di cronaca a Mumbai, per il suo giornale. Seguendo il caso di Meena - una giovane donna sfigurata brutalmente dai suoi fratelli e dai membri del suo villaggio per aver sposato un uomo di un'altra religione - Smita si ritrova di nuovo faccia a faccia con una società che appena fuori dallo skyline luccicante delle metropoli le pare cristallizzata in un eterno Medioevo, in cui le tradizioni hanno più valore del cuore del singolo, e con una storia che minaccia di portare alla luce tutti i dolorosi segreti del suo passato. Eppure a poco a poco le sue difese cominciano a vacillare, i ricordi a riaffiorare e la passione a fare nuovamente breccia in lei.
Come già detto, ci è voluto un po' per farmi coinvolgere ma alla fine questo romanzo mi ha lasciato senza fiato. Entrambe le due protagoniste, Smita e Mena, sono un esempio di donna forte, libera e valorosa. Le loro storie ci catturano, ci incuriosiscono, ci fanno arrabbiare e anche piangere; ci fanno riflettere su quanta strada ancora c'è da fare per i diritti femminili, soprattutto in alcune aree del mondo. La terza protagonista è quella che non mi è piaciuta per niente, ovvero l'India. Per chi come non l'ha mai visitata questo romanzo la descrive sicuramente come un paese travolgente ma anche fortemente arretrato e a tratti morboso. Non voglio spoilerare nulla, tuttavia se volete un romanzo che vi lasci qualcosa, "Il canto dei cuori ribelli" fa sicuramente al caso vostro.
Un altro libro è già sul comodino, un altro "viaggio" pronto per me che chissa dove e in quale periodo storico mi porterà.
Un abbraccio e al prossimo post!
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